HUNGRY ART _ Accademia di Belle Arti di Brera Milano _ 27 Maggio 2015



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Il laboratorio Hungry art ospita un incontro con un produttore vitivinicolo d'eccezione, Enrico Sgorbati, che presenterà i suoi quattro vini biologici, illustrando pregi e problematiche di una scelta difficile.
Seguirà una degustazione e il concerto della band veneta Adovabadàn, un momento di festa e di cultura jazz, a celebrare l'antico connubio dionisiaco tra musica e vino.
Hungry art. braccia rubate all'agricoltura (o all'arte) è un laboratorio didattico di ricerca e sperimentazione dell'Accademia di Brera, pensato come risposta e partecipazione al dibattito “globale” sull'alimentazione, che l'EXPO 2015 porta nella nostra città, offrendo il punto di vista “locale” della comunità di lavoratori e studenti dell'Accademia di Brera. Finalità del progetto è la formazione e informazione sulle fondamentali tracce di ricerca in materia di alimentazione e gestione delle risorse naturali, e l'elaborazione creativa di proposte per forme di alimentazione sostenibile in sede.
Enrico Sgorbati (Piacenza, 1968) è un imprenditore agricolo e produttore vitivinicolo. Nasce da una famiglia di estrazione tradizionalmente agricola, ma dedita all'imprenditoria. Dopo essersi diplomato presso l'istituto superiore di agraria di Piacenza inizia la sua esperienza come imprenditore viticolo nel 1992. Dal 1995 fino al 1997 lavora come socio presso un’azienda vinicola in Valtidone acquisendo anche esperienza come produttore di vino. Nel 1998 inaugura l'Azienda Agricola Torre Fornello, in località Fornello di Ziano Piacentino: un'antica residenza nobiliare del 1600 comprensiva di 60 ettari di vigneti, riadattata e ristrutturata per ospitare le attrezzature necessarie alla coltivazione delle uve e alla produzione e commercializzazione del vino, lavorando sui vitigni autoctoni dei colli piacentini nel rispetto del territorio e della naturalità e delicatezza del prodotto. Nel 2008, proprio per assecondare questa voglia di genuinità, nasce La Bernesca una seconda piccola azienda di circa 13 ettari, la cui produzione è interamente dedicata al biologico certificato. Il legame con la terra e la volontà di dare anche al consumatore una certificazione ufficiale di una linea di vini, sono i motivi conduttori che improntano tutta la filiera produttiva di La Bernesca dalla vite alla bottiglia, pertanto le uve coltivate e raccolte secondo il rigoroso disciplinare biologico, si incarnano nei quattro vini “bio” dell’azienda: Una, Nero Lucido, Zu e Ottavo Giorno. L'attività di Torre Fornello non si limita alla produzione di vini ma si occupa anche di cultura e arte. Il mecenatismo di Enrico Sgorbati attraversa ogni ambito: dall'arte alla letteratura, dalla musica alla fotografia e al cinema. A Torre Fornello si avvicendano tutto l'anno esposizioni, presentazioni di libri, performance di giovani talenti e artisti noti nel panorama internazionale, oltre che workshop di docenti dell'Accademia di Brera, nell'ambito del progetto Atelier Torre Fornello (2013-2015).
Adovabadan con l'accento sull'ultima a (e quindi Adovabadàn) è un’antica parola assiro-babilonese che tradotta suona come dicono i baresi"dove vai badando..." in Nuova Zelanda direbbero "take it easy”. Adovabadàn inizia nel duemilacinque quando Franz Falanga, pianista, docente e architetto, approdato in terra veneta, avvia il progetto con Isaac de Martin. Attualmente la ragtime-swing jazz Band è composta di cinque talentuosi musicisti: Michele Uliana al clarinetto, Isaac de Martin alla chitarra, Mauro Brunato al banjo, Nicola Barbon al contrabbasso e Remo Straforini alla batteria, con la saltuaria collaborazione del cantante salentino Piero Gesuè. Il gruppo si esibisce in importanti Festival italiani ed europei, e collabora a progetti didattici, teatrali e cinematografici. La Band ha inciso due album, Adovabadàn (2009) e Dietro Ai Separé (UP TO YOU, 2011). Il suo repertorio interessa il jazz dalle origini fino al 1940, quasi un viaggio nel tempo, incontrando e reinterpretando standard di musicisti, spesso italiani, che hanno segnato lo sviluppo del Jazz d'oltreoceano agli inizi del Novecento. Un piccolo saggio di un progetto di “alfabetizzazione jazz”, “Jazz for food” per l'appunto, in preparazione per il prossimo anno accademico.

info: brerabio@gmail.com

Ingresso libero

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